Timeless – La serie tv -NBC

Oggi ho finito di vedere l’ultima puntata di Timeless. Serie prodotta dalla NBC, e che prende spunto da un film con lo stesso nome, per quanto differisca su molti punti, anche per fornire un prodotto nuovo.

Formata da 16 episodi auto conclusivi, che portano avanti il meta plot principale che scopriamo e approfondiamo ad ogni puntata. caratteristica della serie, è l’incapacità cronica dei personaggi principali di osservare il mondo e capire come vanno realmente le cose.  Non so se è stata una caratteristica voluta dagli sceneggiatori, oppure è derivata dalle trame.

I personaggi scoprono fin dalla prima puntata che il cattivo di turno, colpevole di voler cambiare alcuni eventi della storia, non è così cattivo. E’, infatti, un cattivo con un obiettivo. Combattere la società segreta, che si è radicata ovunque, con l’intento di dominare il mondo. Forse ci aspettiamo che gli eroi capiscano chi è il vero cattivo, ma qui non succede. Cercando di Fermare Garcia Flinn in tutti i modi, senza però voler collaborare con Rittenhouse.

Questo porta a situazioni paradossali all’interno degli episodi, alla fine come è plausibile lo spettatore inizia ad avere un atteggiamento anti Rittenhouse, cosa che il Timeteam fa solo a tratti. Se avessero avuto una profonda comprensione di ciò che gli capita intorno ovviamente avrebbero fatto scelte coerenti con l’ambiente circostante, invece spesso vivendo nelle loro ossessioni non riescono proprio a vederlo.

Lucy Preston

(Interpretata da Abigail Spencer) la protagonista ha una vita perfetta, fino alla fine della prima puntata, quando tutto cambia. Sua sorella non è mai nata perché  L’hindenburg non è mai esploso. Un classico e macroscopico effetto farfalla, che se pur non affrontato ci fa capire come gli sceneggiatori vedono il paradosso temporale. Diventa così ossessionata da non rendersi conto che se è stata chiamata per i viaggi del tempo, ovviamente non è un caso, ma lo capisce solo alla fine della prima stagione. Quando succede qualcosa che le fa capire che forse ha sottovalutato la questione Rittenhouse

Wyatt Logan

(Matt Lanter) è il delta force ossessionato dalla morte della moglie, di cui però non sa assolutamente nulla, sa solo che la moglie è morta, ma no chi è il colpevole. Alla fine quando riesce a capire chi è stato ad assassinarla arriva a rubare la scialuppa del tempo per evitare la morte di sua moglie.  Ovviamente non riuscirà a farcela perché, a mio avviso, è il tempo stesso che vuole evitare un paradosso di dimensioni apocalittiche. Tanto che nonostante il serial killer abbia confermato di aver ucciso sua moglie, lei muore nonostante lui non sia mai nato. Forse è l’effetto farfalla, oppure è la resistenza del tempo ai cambiamenti, di solito non li vediamo perché i cambiamenti non sono così personali per i viaggiatori.

Rufus Carlin

terzo è ultimo componente del timeteam è veramente inutile, ha una sola funzione, allungare il brodo e guidare la scialuppa di salvataggio. Nessun’altro può farlo al suo posto. Vista la poca utilità non mi dilungherò oltre, se non questo. Alla fine, il suo essere componente di arredo creerà un finale di stagione inaspettato, che apre le porte alla seconda.

In definitiva la serie non è male, non affronta grandissimi temi, ne entra nello specifico. Rimane alquanto generalista. Un gruppo di eroi un po’ alla buona contro una malvagia società segreta. Sappiamo molto poco su rittenhouse, nonostante il timeteam abbia ucciso il fondatore.

Conclusioni

Consiglio questa serie a chi non sa proprio che cosa vedere, nella speranza che la seconda stagione possa incidere maggiormente sui personaggi principali in modo che possano essere attenti al ciò che li circonda e non cadere vittime di eventi scontati, come la fine della prima stagione che è veramente scontata, per colpa della cecità del Timeteam.

Timeless ha il vantaggio di essere una serie ben fatta, prende in considerazione i viaggi temporali, con conseguenze serie, forse quasi scientifiche. Modificando il passato si ha l’effetto paradosso. Chi viaggia all’indietro ricorda eventi che non sono mai accaduti, con l’impossibilità di riparare ai danni temporali.

Lo vediamo con la moglie di uno dei protagonisti. Wyatt Logan, interpretato da Matt Lanter, che è ossessionato dalla morte della moglie arriva a rubare la macchina del tempo (la scialuppa in realtà) per fermare la nascita del serial Killer responsabile dell’omicidio della moglie. Ovviamente non ci riesce.

Mi sono dato una spiegazione, qualcuno potrebbe dire una mia personale esegesi, è il tempo stesso che impedisce ai viaggiatori di cambiare eventi così importanti. Eventi che cambierebbero di fatto le scelte che hanno portato i viaggiatori a intraprendere il viaggio. Forse perché l’effetto farfalla sarebbe spropositato.

Effetto Farfalla

L’effetto farfalla è un tema affrontato in maniera semplice, ma efficace. Un evento lontano genera effetti quasi devastanti, come la scomparsa della sorella di Lucy dopo la prima puntata. E più in avanti ad altri eventi, che generano poi la resistenza al cambiamento.

Per chi volesse qualche informazione aggiuntiva, potete trovarla in questo link che vi poterà su Wikipedia.

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