Designated Survivor – Netflix

Oggi parlo di una serie, Netflix, che ha le basi per essere molto più che interessante. Ho visto le prime dieci stagioni qualche tempo fa, avevo cominciato l’articolo, ma poi come spesso accade ho lasciato perdere, nel periodo invernale ho avuto veramente poco tempo per scrivere, e quindi i progetti si sono accumulati.

Designeated Survivor rappresenta a mio avviso una sorta di continuazione di 24, per quanto ciò che ha in comune è solo l’attore principale, ma in qualche  modo ci vedo molte affinità.

Certo il protagonista del primo è un uomo politico, gettato sullo scranno dell’uomo più potente del mondo, e la prima cosa che dice è non sono ancora pronto. E’ questo infatti, uno dei temi trattati all’interno della serie. Tim Kirkman di fatto si trova a rivestire un ruolo che non voleva, e si trova gettato nella mischia.

La prima puntata, ci mostra infatti come la casa bianca affronta la crisi, come tutto ciò che sappiamo del presidente degli stati uniti e del governo americano siano sconvolti in un attimo. Eppure Tim riesce a gestire le crisi più importanti con decisione, riesce a imporsi in maniera autorevole, non è mai autoritario. La scena migliore forse è quando parla con l’ambasciatore dell’Iran.

Dove si impone come un vero presidente, dandogli un ultimatum di tre ore, per muovere le navi. Eppure non è rose e fiori, ci sono detrattori interni, che vogliono prendere il suo posto. Uno dei generali parla senza peli sulla lingua della possibilità di un colpo di stato. Un’idea che di solito non abbiamo degli stati uniti.  Tutti noi li consideriamo, forse solo perché c’è molta demagogia il paese più democratico del mondo, non è così, ma non parliamo delle elezioni americani altrimenti mi dilungo troppo.

Tim rappresenta l’uomo comune, che va al potere, cerca in ogni modo di fare la cosa giusta, prima di iniziare una guerra contro il presunto terrorista che ha distrutto il campidoglio, vuole la certezza matematica, non accetta una probabilità del 75% come gli consiglia tutto lo staff.

Una delle cose più belle della serie, è il senso di solitudine che pervade Kiefer Sutherland  in ogni momento, nonostante abbia una moglie e due figli. Il potere è un fardello che deve portare da solo.

Che dire, gli Stati uniti sono un paese figo, e si può fare una serie sulla morte del presidente e di gran parte del congresso, mi chiedo invece, che tipo di serie sarebbe se fosse ambientato in italia…

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