Giornate di un mondo perfetto

Le giornate rappresentano per me una vera e propria sfida perché sono la prima delle dodici fatiche di Ercole che ho deciso di sostenere, e come tale sono un opera monumentale, non ho mai avuto il dono della sintesi e questo ha comportato la scrittura di tre diversi mattoni. Al momento sono tre ma sto pensando a come scrivere il quarto mattone. Forse potrei costruirci una casa, visto che la loro utilità al momento è quella di essere ingombranti e pesanti.

Parlando seriamente sono contento di aver intrapreso questo viaggio alla scoperta del mio essere scrittore in mezzo ad una marea di altri scrittori. Ogni opera è un sogno e come tale il mio essere esordiente è la realizzazione di un vero e proprio sogno. Non importa se quando mi sveglierò mi accorgerò di essere rimasto a vita uno scrittore alle prime armi perché da un lato la pubblicazione è il pane quotidiano, ma è anche vero che difficilmente diventa qualcosa di diverso da un Hobby. Non sto scrivendo perché voglio vivere da scrittore, sto scrivendo perché ne sento l’esigenza perché per mettere nero su bianco i miei sogni e le mie speranza, consapevole che rimarranno tali se non per un pubblico di pochi amici. Recentemente ho riaperto i vecchi scritti e mi sono reso conto di quanto sono maturato come scrittore esordiente e questo mi a portato a riflettere su quanto possa ancora migliorare, la strada è molta ma finalmente ho deciso di affrontare la via del no. La chiamo la via del no perché un esordiente non ha ne l’esperienza ne il peso di poter ottenere qualche si, ed ovviamente i no sono formativi perché solo la struttura e l’intelaiatura che consentiranno un giorno al si di arrivare. Sperando che non sia postumo!

Detto questo continuerò a scrivere in questa pagina per completare l’opera monumentale che ho già iniziato.