Il Trono di spade S6 E2 – Casa

Finalmente ci siamo é tornato in vita!!!! Jon Snow è vivo, lunga vita a Jon Snow.

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Che dire? Questa puntata della sesta stagione è veramente sotto tono e probabilmente è una puntata di transizione, non ci sono grandi eventi se non quello già menzionato, ovvero il ritorno di Jon Snow, ma lo fa come è sempre stato in sordina, quando nessuno lo guarda, quando oramai le speranze sono finite e tutti vanno via sconsolati, quando perfino la donna Rossa si è arresa, perché convinta di non esserne in grado.

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Ma torniamo alla puntata, ed alla sua struttura che analizzeremo con la dovuta perizia, speriamo. La puntata si apre con Bran, la storia finalmente arriva ad un punto di svolta, ma siamo ancora molto lontani da ciò che ci saremmo aspettati tutti, è forse il personaggio con un’evoluzione fin troppo lenta… Ci fa vedere il passato come non l’abbiamo mai visto, il giovane Ned stark e zio Benjien che si allenano da bambini… credo che grazie a Bran potremo capire qualcosa in più su Jon snow, visto che il suo passato è fin troppo nebuloso ancora, nel libro si fanno riferimenti su risvegliare il drago a nord, ma nella serie questo particolare non è mai uscito fuori, almeno per il momento, proprio perché la serie ha la possibilità di mostrarci cose che i PoV non permettono.

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Forse fin troppo in sordina passa la figura di Lyanna Stark, che per chi non  lo ricordasse è la causa della fine della casa Targarien e l’inizio del regno dei Baratheon. L’unico accenno che fa Bran è che non l’aveva mai vista, ovviamente ed aveva visto solo la sua statua nelle cripte. Credo proprio che sia questo il punto di svolta nelle prossime puntante non di transizione, secondo me potremo vedere come sono andati alcuni eventi che sono rimasti ancora un mistero. Se prendiamo un altro evento del passato la morte di Elia Martell, siamo riusciti a sapere come è morta insieme ai suoi figli dalla confessione della montagna che cavalca poco prima di uccidere Oberin Martell. Del passato di Jon invece non sappiamo nulla perché Ned non ne ha mai parlato ha semplicemente portato il suo figlio bastardo a casa… difficile pensare che Ned possa davvero avere un figlio bastardo perché è sempre stato un uomo che ha fatto del suo onore la sua vita, ed è morto proprio per il suo onore, informando Cersei delle sue intenzioni e di ciò che aveva scoperto proprio perché lui va, forse dovrei dire andava, diritto al punto senza giri di parole.  Un altro punto che vediamo grazie a Bran è il passato di Hodor, che in gioventù si chiamava Wylis e sapeva anche parlare… sapremo che cosa gli è accaduto?

Castello nero: il termine concesso da sir Allister è ormai concluso, i colpi del martello usato per distruggere la sottile porta di legno che è l’unica cosa che separa Sir Davos dalla morte è un metronomo fantastico. Davos si dimostra padrone della situazione anche in un momento come quello, forse consapevole che presto arriveranno i rinforzi. Per la cronaca arrivano nel momento perfetto, esattamente quando serve, non prima ne dopo. I pochi corvi rimasti non sono una vera resistenza per i bruti, anche perché dispongono di un gigante, che elimina in poco tempo un arciere colpevole di aver scagliato contro di lui una freccia. Qualcuno sperava di veder morto subito Sir Allister, ma è giusto che possa vedere quanto sia stato futile il so tentativo di eliminare il nostro vero Eroe, si lo so è uno spoiler, ma già l’ho fatto all’inizio di questa recensione.

Approdo del Re: possiamo vedere un uomo del popolo, che intrattiene gli altri sparlando di Cersei Lannister, ovviamente serve solo a far vedere la prestanza fisica della montagna zombie che lo uccide con una semplice manata in faccia. La regina madre è completamente trasformata nel suo lutto, sembra quasi essere debole ed indifesa, anche di fronte alla decisione di Re Tommen di non farla uscire dal palazzo. E’ la prima volta che vediamo le guardie di casa Lannister fare qualcosa di utile, ovvero mettere in pratica la volontà del Re, anche a discapito di un altro Bannister quale è la regina. I soldati una quindicina hanno paura della montagna, ma finalmente la regina ha capito quale è il suo ruolo.

Molto interessante invece è il discorso tra Tommen e suo padre Jamie, ovviamente il Re è l’unico a non aver capito che era so padre, in questa stagione vedremo l’evoluzione del Re, che finalmente non è un semplice cartonato che si sente impotente davanti agli eventi, ma che comincia a fare il protettore del reame, anche se ci vorrà molto tempo. L’arrivo dell’alto passero preannuncia uno scontro tra i due, che ci sarà nelle prossime puntate, visto che Jamie manda via il re per affrontarlo da solo e rivelare gran parte delle sue malefatte, ad un personaggio che di religioso ha sempre meno e che comincia  a mostrarsi per ciò che è un uomo che vuole il potere sfruttando gli errori della regina, che gli ha permesso di avere un suo esercito personale e forse l’appoggio del popolo che ha spesso sofferto per i nobili che controllano Westeros

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Quasi dovuto è l’incontro tra il nuovo Tommen in transizione e ciò che rimane di sua madre, è il preannunciarsi degli eventi, e sopratutto dello scontro ormai imminente tra il re e l’alto passero, il sentimento di fallimento ed impotenza stanno danno i propri frutti, parla di ciò che avrebbe dovuto fare e non ha fatto, far giustiziare tutto il nuovo clero cominciando dall’alto passero… speriamo in una sua crisalide di breve durata.

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Meereen: La città senza regina, coloro che devono regnare in assenza della regina si trovano di fronte alla realtà, ciò che è stato liberato è tornato sotto il controllo degli schiavisti, ed ora manca solo la loro città. Senza Misha (Madre) Tyrion è costretto a fare l’unica cosa saggia che gli rimane, liberare i draghi affinché siano utili, magari liberando la regina dai drothaki… l’unico Lannister utile a Tommen è lontano, troppo per essere utile e consigliarlo perché con la morte di Tywyn la casa di castel granito non è più la stessa. Ha perso smalto e sopratutto ha perso ogni caratteristica comune tra i personaggi. I Draghi si lasciano liberare perché lo riconoscono come un amico della loro madre.

Bravos: Aria ha finalmente concluso parte del suo addestramento iniziale e tornerà nella casa del bianco e del nero.  E’ finalmente nessuno? lo vedremo presto.

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Grande inverno: Lady Sansa ha seminato un po’ di discordia prima di andare via e finalmente Ramsay è uscito dalla sua crisalide, la paura di rimanere un semplice bastardo lo costringe ad essere vittima degli eventi, in questo differisce molto da suo padre Rose Bolton che non ha mai agito per impulso, ma ha sempre pianificato ogni evento, ogni azione a cominciare dalle nozze rosse e dalla scelta di far sposare Sansa, per mantenere la presa sul nord. Ramsay segna la fine della sua casa, i Bolton hanno ottenuto il nord, ma senza un leader capace di vedere la politica e sopratutto capace di ispirare terrore e saper guardare lontano hanno i giorni contati. L’odio che Karstark per gli stark non durerà molto, perché non i nuovi Bolton non hanno il coraggio di dichiarare le loro azioni, e cercando di nascondersi dietro la menzogna che Rose è stato avvelenato dai propri nemici. I cani sono la scelta perfetta per eliminare una Frey, la mogli di Rose che ha ancora in mano il vero erede di Rose

Da qualche parte nel nord:  Lady Sansa è ancora spersa nel nord, sta andando verso il castello Nero, perché spera di avere protezione da Jon e sopratutto spera di risollevare il nord contro i Bolton, ma sarà il nord a liberare se stesso o saranno il presunto esercito della valle a farlo? Ancora non lo sappiamo e quando c’è di mezzo dito corto non sappiamo proprio come possa finire, magari l’ha promesso alla regina, ma di fatto non ha intenzione di agire… lo vedremo presto. Di certo gli uomini della valle che hanno sempre stimato Gli stark potrebbero essere qualcosa di inaspettato. L’addio di Theon era nell’aria, ha lasciato molto in sospeso da quando è finito sotto le grinfie di Ramsay ed ora è libero di tornare da suo padre.

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Pike: L’ultimo Re della guerra dei cinque re è morto, chiuso nel suo castello ha completamente perso la ragione, gli uomini di ferro non sono fatti per la terra ferma, lo ha dimostrato Robert Baratheon tempo fa, ma il signore degli uomini di ferro sembra non ricordarlo. Il ritorno di suo fratello, pone fine alle sue sofferenze su uno dei ponti di corda che collega le tre strutture del castello. Ciò che è morto non muoia mai. Con la sua morte si pone il problema della successione di Balon che non è per nulla scontata visto che l’unico erede presente a Pike è Asha è non c’è mai stata una donna al comando degli uomini di ferro. Commentando la scorsa puntata parlavo di disperazione, per quanto presente anche in questa puntata, è diversa perché la morte qui è dovuta a scelte precise per il raggiungimento del potere… A pike nei prossimi episodi vedremo chi salirà al trono del sale.

Castello nero:  Sir Davos parla con la donna rossa, ha perso la sua fede, non accorgendosi che ciò che è successo è qualcosa di grandioso per il dio della luce, quante persone sono morte in suo nome, ma questo enorme sacrificio a che cosa serve? nella serie non si parla del risveglio del drago e di fatto, per quanto roccia del drago sia stata letteralmente abbandonata chi combatterà gli estranei e con che armi? Visto che Roccia del drago è piena di Ossidiana l’unica cosa che può uccidere gli estranei oltre all’acciaio di valiria. Scusate la divagazione, convinta La donna rossa inizia il suo rituale per riportare in vita Jon, è lento come tutta la puntata, pulisce il suo corpo dal sangue e taglia i suoi capelli gettandoli nel fuoco, è forse indicativo di ciò che accadrà? un nuovo Jon mondando dalle fiamme e pulito dal suo passato?  Lo vedremo presto, perché Finalmente il nostro Eroe è tornato, e sapremo qualcosa di lui tra una settimana.

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