Perché scrivere? parte uno

Questa è una domanda semplice, forse fin troppo semplice che comporta una risposta complessa. Come ho già detto ne sento l’esigenza, perché sono un sognatore che riesce a vivere una vita normale, però voglio che possano essere messi su carta. Quando scrivo mi sento meglio, apposto con me stesso perché sto facendo una cosa rilassante, certo i miei occhi non la pensano così, ma la mai mente si svuota e spesso mi accorgo di essere uno spettatore. Le mie mani cicciote si muovono agili sulla tastiera come se fossero dotate di vita propria perché sono usate per raccontare una storia che prende vita da sola. Non sono sicuro se accada a molti altri scrittori, ma ho scoperto che non ho assolutamente il controllo di ciò che scrivo, mi spiego meglio ci sono momenti della giornata in cui quando sono in relax penso alla storia che sto mettendo nei miei “mattoni” e ne immagino il proseguo cercando di trovare una maggiore armonia nei miei scritti. Però ogni volta che mi siedo sulla sedia e comincio a scrivere, la storia non prende mai la piega che avevo pensato anzi, ci sono momenti in cui rileggendo sono sorpreso anch’io perché ciò che in prima battuta pensavo fosse poco in sintonia era un elemento di svolta vero e proprio di cui non mi ero accorto prima mentre scrivevo. Questo quindi è uno dei motivi più importanti del perché scrivo, infatti fissando le parole mi sento molto più felice.

Per scrivere, ed ovviamente io non so ancora farlo, bisogna saper osservare ogni cosa, e bisogna saper ascoltare tutto il mondo che ci sta intorno. Queste sono componenti molto importanti perché ciò che scriviamo diviene proprietà dei lettori, che si appassionano, ma che sopratutto interpretano e fanno loro le nostre fatiche, ovviamente questa è la vera magia della parola scritta, perché ogni lettore ha la possibilità di interpretare ciò che l’autore scrive, provare le emozioni provate dall’autore e soprattutto mediarle con le proprie esperienze permettendo alla lettura di diventare qualcosa di intimo e personale.

Al momento mi fermo qui, ma tornerò sull’argomento molto presto.

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