Le sofferenze di Zeus, e lo schifo dei veterinari

Da giorni mi sono trovato nella condizione di dover disprezzare i veterinari, non certo la categoria in quanto tale, che è sempre apprezzabile, ma alcuni specifici individui che hanno scelto la professione non per amore, ma mero profitto, perché si sa che per i nostri amici a quattro zampe non lesiniamo alcunché.

Vi starete chiedendo che cosa è successo?

Si, bene sto per dirvelo, no? Ve lo dico ugualmente. Il mio fidato e amato Zeus ha avuto un’ernia del disco, purtroppo non è operabile o meglio parlando con molti veterinari, è ovviamente operabile con percentuali di guarigione che fanno accapponare la pelle, perché secondo loro va operato per forza, anche se non ci sono pochissime probabilità che torni a camminare perché è un cane e anche un 30% è molto!!! Mi chiedo ancora come sono riuscito a trattenere la rabbia, perché in quel momento spinto da un’altro veterinario ero stato sul punto di farlo addormentare per sempre… se ci penso ancora mi viene da piangere, come in quel momento.

Ma forse per fare un po’ di chiarezza comincerò dall’inizio, per quanto mi sia sembrato un climax perfetto.

Domenica mi sveglio con il mio cane che non si alza sulle zampe posteriori, stiamo parlando del 26 febbraio, giorno del mio compleanno, dopo un minimo di smarrimento inizio a pensare a che cosa devo fare, per quanto ancora non avevo realizzato quanto fosse drammatica la situazione, in quel momento mi sembrava non volesse camminare, non che non potesse. Diciamo che la mattina Zeus è sempre stato un vero pigrone, se la prende comoda dormendo anche più di me, poi naturalmente quando si sveglia scende le scale di corsa perché è finalmente sveglio e pretende di mangiare subito… beato lui. Eppure non si muove, rimane fermo sul letto perché la sera prima è voluto salire a tutti i costi, ovviamente cercando di comprarmi in tutti i modi… ho ceduto come tutte le volte che mi chiede qualcosa, perché è sempre stato un vero compagno sempre presente eppure discreto, non chiede spesso qualcosa, ma quando la chiede la pretende con forza e sa come ottenerla, dopo tutto i cani sono i migliori amici dell’uomo proprio per questo. Hanno rinunciato alla loro indipendenza ma hanno ottenuto molti vantaggi ed in più ogni giorno ci insegnano che cosa è l’amore incondizionato, e come essere migliori.

Lo porto prima al canile, visto che ha vissuto una parte della sua vita, in quel maledetto carcere di massima sicurezza. Già un mesetto fa l’avevo portato dall’ortopedico, che prima mi dice che serve una lastra e di riportarlo la settimana dopo, poi mi dice che non c’è nessun problema, e che deve prendere un po’ di integratori, ma ovviamente non è stato così, è probabile che se mi fossi accorto prima della gravità della questione, e non avessi dato retta a quel maledetto cretino del canile avremmo potuto avere Zeus in forma. Al canile mi dicono che è un danno neurologico, la veterinaria mi da alcune possibilità, senza assolutamente menzionare l’ortopedico del canile, e credo che questo dica tutto sul che cosa pensano anche gli altri veterinari.

Torno a casa, la prima cosa che faccio è cercare il numero del veterinario che mi hanno indicato. Chiamo e mi fissano un appuntamento per il giorno successivo, avrei voluto prima, ma non è assolutamente possibile, quindi mi metto l’anima in pace e attendo l’arrivo del nuovo giorno, mentre il mio caro Zeus  decide che è il momento di trasformarsi in mordicchio. cominciando a mangiare le mie mani perché sente dolore. La notte non riusciamo a chiudere occhio perché soffre e quando mi avvicino e provo ad accarezzarlo mi morde perché sente troppo dolore.

Dopo la notte insonne ci rechiamo all’appuntamento con il nuovo veterinario, mi dice subito che il piccolo amore di casa ha un ernia del disco, e mi dice che è già troppo tardi per lui perché dovevo portarlo subito, ora c’è meno del cinquanta percento di possibilità di farlo camminare di nuovo. Mi dice che prova ad operarlo per la modica somma di 2100,00 euro. Mi avesse dato una speranza in più l’avrei fatto operare subito, ma meno del 50% mi sembra troppo poco, il cane già soffre tanto e non voglio soffra per un’operazione che poi risulta inutile.  Il veterinario mi guarda e mi dice che è una scelta mia, mi da una cura al cortisone e dice che devo prepararmi a sopprimere il cane perché soffre troppo, secondo lui va fatto entro cinque giorni.

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Torno a casa piangendo. Ho sempre pensato a Zeus come un cane rimpiazzo, perché l’ho preso per alleviare il dolore che provavo per la perdita di Khira il mio vecchio cane pastore, invece fin da subito è riuscito a farsi ben volere perché è sempre stato una presenza invisibile, sempre accanto a me passando quasi tutto il tempo a dormire. Lui è sempre stato il tipo di cane che ogni tanto si sveglia per controllare se ero ancora nella stanza, per poi rimettersi a dormire se ero nella stanza oppure alzandosi per raggiungermi prima di tornare a dormire.  Ricordo ancora i primi mesi quando mi sdraiavo accanto a lui e mi leccava perché gli avevo dato una casa, mi ha voluto bene fin dal primo momento in cui è entrato in casa e ancora mi vuole bene. Mi ero ripromesso di non affezionarmi più, ma non è possibile i cani riescono a insinuarsi nel cuore dei loro padroni perché ci insegnano il significato dell’amore incondizionato.

Il giorno seguente la situazione peggiora ancora perché Zeus non dorme per il dolore, rimane seduto tutto il tempo, lo metto sul letto per farlo tranquillizzare, ma nulla da fare, è troppo forte. Decido nel pomeriggio che è giunto il momento di salutare il mio piccolo campione, non riesco a vederlo in quello stato. Mi reco dal mio solito veterinario, che nel corso del tempo ha guadagnato un sacco di soldi con me e gli dico quello che mi ha detto l’esperto veterinario. Lui mi dice che non vuole sopprimerlo perché secondo lui il cane è reattivo. Certo che è reattivo sente dolore per l’ernia del disco mica si è rincretinito e che devo operarlo anche se è vecchio e ora le probabilità di camminare sono scese ancora. Dicendomi in maniera velata che sono un padrone di merda perché devo operare il cane per forza. Gli dico guarda per me è ok, l’ho portato qui perché non voglio che soffra, quindi se mi garantisci che l’ulteriore dolore che sentirà con l’operazione sarà ripagato con la possibilità di camminare di nuovo lo opero subito. Ovviamente lui non vuole questo, vuole solo operare il cane per avere i soldi, alla fine si offre di occuparsi di lui per qualche giorno in modo da controllarlo. La cosa mi puzza perché non ha senso, il cane sta male, mi hanno messo in testa che devo sopprimerlo, altrimenti non l’avrei mai fatto, di certo il mio interesse va nel curare il mio cane non far ingrassare veterinari che non hanno altro interesse se non guadagnare. Gli propongo allora un accordo. lo pago più del necessario, se il mio cane cammina siamo apposto, se invece non cammina dopo l’intervento allora mi ridà l’assegno perché è stato tutto inutile, mi dice no questo è lavoro per me. Non avevo assolutamente intenzione di far operare il cane a buffo solo per loro, sono pronto a fare qualsiasi cosa per il mio piccolo Zeus ma deve esserci un senso. Torno a casa con il cane, in parte più sollevato perché non l’ho soppresso né ho permesso di farlo operare inutilmente ma non so che cosa fare.

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Alla fine mi decido di portare il cane dal veterinario del mio portiere. mi dice che è bravissima, un tentativo non costa nulla. Lo porto e trovo un veterinario, ora sembrerà strana la mia frase, ma è così. Sono convinto che quella del veterinario non debba essere una professione per guadagnare, quanto una missione per i nostri amici a quattro zampe. E Valeria è proprio questo. Il cane sta peggiorando a vista d’occhio perché mi è stata data una mezza cura a base di cortisone, nulla di più mancano gli antidolorifici e soprattutto un protettore per lo stomaco. Tant’è che dal giorno prima non mangiava più e vomitava. Mi da una cura, e sopratutto mi fa una promessa. Ho il cane sta bene, oppure non lo facciamo soffrire.

Vado in farmacia e compro le medicine. già dal giorno dopo vedo miglioramenti, che continuano ogni giorno, ora a distanza di due settimane Zeus cammina, certo non ha recuperato tutta la vecchia mobilità ma è tornato ad essere indipendente, a fare tutto ciò che faceva prima. Ora però quando lo porto a spasso, uso un supporto per farlo camminare e lui è contento come una pasqua… forse Zeus non tornerà più a camminare come prima per colpa di veterinari che erano interessati solo a lucrare su un’eventuale operazione e che pur di convincermi ad operare mi hanno detto che altrimenti avrei dovuto sopprimerlo, ma la verità è che Valeria la prima volta che l’ha visto mi ha detto che era meglio se l’operavo, poi quando ha visto la seconda volta il cane si è reso conto che è molto vecchio, forse sopra i 14 anni e che non avrebbe potuto sopportare l’operazione, e quando l’ha visto iniziare a stare in piedi ad abbaiare per la contentezza si è quasi commossa. Ad oggi non so se siamo riusciti nell’impresa, ma di certo la sua qualità della vita è migliorata di molto e devo molto a Valeria.